1947 – 1980
Profilo storico
L’Alleanza coltivatori siciliani, nata nella prima metà degli anni Cinquanta, rappresenta “l’organizzazione professionale, democratica, autonoma unitaria dei coltivatori diretti, dei coloni, dei mezzadri, dei fittavoli, dei pastori e degli assegnatari della riforma agraria siciliana” (art. 1 dello statuto). L’Associazione aveva lo scopo di orientare, coordinare e promuovere l’attività di tutte le organizzazioni aderenti e si proponeva di realizzare la difesa degli interessi di categoria e di contribuire al progresso e al rinnovamento dell’agricoltura. Gli organismi direttivi erano: il Congresso; il Comitato direttivo; il Consiglio di presidenza; la Presidenza; il Collegio dei sindaci e revisori.
Nel 1955 aderì all’Alleanza nazionale contadini, un organismo di tipo federativo costituito per realizzare una comune politica agraria e contadina. Nel 1977 confluì nella Confederazione italiana contadini (Cic). Nel 1992, in occasione del quinto congresso, cambiò il nome in quello attuale di Confederazione Italiana Agricoltori (Cia).
Contenuto
Le carte testimoniano l’attività svolta dall’Alleanza coltivatori siciliani e documentano lo sviluppo dell’economia agricola siciliana, le rivendicazioni degli assegnatari della riforma agraria, il movimento cooperativo. Contiene atti di congressi, atti di conferenze degli assegnatari e di convegni delle categorie agricole; risoluzioni; verbali; dati sul tesseramento e sull’organizzazione; ordini del giorno; corrispondenza; circolari; manifesti e volantini; documenti dell’Ente di sviluppo agricolo (ESA); documentazione riguardante il Centro Istruzione professionale agricola (CIPA); documenti dell’Alleanza nazionale contadini; documentazione riguardante l’Istituto nazionale assistenza coltivatori (INAC); materiali riguardanti le elezioni all’Eras dei rappresentanti degli assegnatari nel Consiglio di amministrazione; decreti legge; proposte legislative; dati sullo sviluppo dell’agricoltura. Contiene anche sentenze emesse dalla Corte di Cassazione, dalla Corte costituzionale e da diversi tribunali e preture relative in gran parte alla legge sull’affitto dei fondi rustici.
Documentazione riguardante l’attività dell’Alleanza si trova anche nei fondi archivistici della Federazione provinciale del Pci di Palermo e di Epifanio La Porta – Comitato di solidarietà democratica.
Consistenza
buste 40
Storia archivistica
La documentazione è stata donata da Silvio Amico all’Istituto Gramsci siciliano nel 1980.
Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato
Strumenti di ricerca
Elenco di consistenza cartaceo
1945 – 1989
Profilo storico
L’Associazione nazionale Partigiani italiani fu costituita a Roma il 6 giugno 1944 dal Comitato di liberazione nazionale del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista. Il 5 aprile del 1945, con il decreto luogotenenziale n. 224, le veniva conferita la qualifica di Ente morale che la dotava di personalità giuridica, promuovendola di fatto come associazione ufficiale dei partigiani. Il 27 giugno 1945, il Comitato provvisorio dell’Anpi di Roma e il Comitato Alta Italia si fusero dando vita all’Anpi nazionale. Dopo la Liberazione essa si diffuse in tutto il Paese e anche nel Sud Italia, dove gli episodi di resistenza erano stati rari, ma dalle cui regioni provenivano molti dei partigiani che avevano militato nelle formazioni del Centro-Nord e all’estero (Jugoslavia, Albania, Grecia, Francia). Fra le molteplici attività svolte dall’associazione vi era anche quella di rappresentare e di assistere i partigiani che avevano combattuto nelle diverse formazioni e di collaborare con gli enti statali preposti al riconoscimento delle qualifiche partigiane.
Come risulta dalle carte dell’Associazione di Palermo, i partigiani siciliani riconosciuti dall’apposita commissione istituita nell’immediato dopoguerra con il compito di stabilire la reale partecipazione di cittadini italiani alla guerra partigiana sono stati circa 4.600, i caduti sono stati 605 e i periti nei campi di concentramento nazisti sono stati almeno 500.
Contenuto
Il fondo testimonia il notevole apporto che i siciliani hanno dato alla lotta partigiana e l’intensa attività dell’Associazione volta alla diffusione dei valori della guerra di liberazione dal nazismo. Il fondo comprende le seguenti serie: Partigiano Combattente; Caduti; Amici della Resistenza; Deceduti; Segreteria.
Le prime quattro si compongono di fascicoli nominativi che contengono, in massima parte, pratiche per il riconoscimento della qualifica di partigiano. La documentazione comprende foglio notizie sull’attività partigiana svolta, foglio matricolare, schede personali, corrispondenza con la Commissione per il riconoscimento della qualifica partigiani, memorie. Vi sono contenute inoltre pratiche per ottenere i benefici derivanti dalle leggi relative ai combattenti della seconda guerra mondiale e pratiche per il riscatto del servizio militare ai fini della pensione.
La serie Segreteria contiene corrispondenza, verbali di riunioni degli organi direttivi, atti di congressi regionali e provinciali, rubriche e registri di protocollo. E’ presente anche la mostra fotografica organizzata dall’Anpi in occasione del trentesimo anniversario della Resistenza sui siciliani caduti durante la guerra di liberazione.
Consistenza
buste 122
Storia archivistica
Le carte sono state donate all’Istituto Gramsci siciliano dai dirigenti dell’ANPI Palermo nel 2002.
Stato di ordinamento
Ordinato e inventariato
Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato (Sesamo)
1948-1961
Contenuto
Documentazione perlopiù riferita all’amministrazione contabile della Camera del Lavoro di Palermo “Giovanni Orcel”; comprende volantini e manifesti prodotti dalla Camera del Lavoro.
Consistenza
buste 16
Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato
Strumenti di ricerca
Elenco dei volantini e dei manifesti (4 buste)
Il Comitato di Solidarietà democratica nacque nel 1948 come risposta ai numerosi arresti che seguirono all’attentato di Togliatti. Lo scopo del Comitato era fornire assistenza legale e gratuita a coloro che venivano colpiti da provvedimenti giudiziari durante scioperi o manifestazioni, garantire sostegno economico ai detenuti politici e alle loro famiglie. Il Comitato si adoperava, inoltre, per difendere le libertà democratiche e per promuovere la conoscenza della Costituzione, difendendone
i principi. Su scala nazionale nacque come organismo autonomo chiamato a svolgere “in maniera continua, regolare e organica una propria politica limitata strettamente al campo della difesa delle libertà democratiche” mentre in Sicilia la sua nascita fu influenzata dai numerosi processi a spese di minatori, contadini e lavoratori impegnati nelle lotte sindacali per il lavoro, per la conquista delle terre incolte e per la riforma agraria. Nel 1948 nacque il Comitato provinciale di Palermo, godendo del supporto economico e organizzativo del Pci, del Psi, della Camera del lavoro, dell’Udi, dell’Anpi e della Federazione provinciale delle cooperative. Promotori e sostenitori del Comitato furono inizialmente Antonio Varvaro, Nino Sorgi e Giuseppe Pomar, ma presto la partecipazione si allargò a numerosi altri avvocati di differente provenienza politica o indipendenti. Nel 1951 il Comitato di Palermo divenne regionale con funzione di coordinamento degli altri comitati provinciali (Agrigento, Enna, Canicattì, Caltanissetta, Catania e Siracusa). L’attività dei legali del Comitato di solidarietà democratica fu faticosa e intensa sia per l’importante numero di lavoratori arrestati o fermati e denunciati, sia per il venir meno (dopo qualche anno dalla sua nascita) del supporto delle organizzazioni che si erano inizialmente impegnate a sostenerlo, determinandone pian piano una disastrosa situazione finanziaria. Tuttavia, dalla seconda metà del 1951, grazie al lavoro di riorganizzazione svolto da Jolanda Varvaro,- segretaria del Comitato dal 16 giugno 1951, – il Comitato divenne un organismo efficiente e in grado di perseguire gli obiettivi statutari iniziali.
Questo nuovo sforzo di promozione, rese il Comitato più noto allargandone le adesioni. All’assistenza legale nelle aule di tribunale si affiancò il sostegno materiale e morale ai detenuti e alle loro famiglie. Si trattava non di una mera attività assistenziale, ma di una vera e propria azione di denuncia nei confronti di illegalità e arbitri attraverso la quale si intendeva attuare un’importante opera di conoscenza e fruizione delle norme costituzionali inerenti ai diritti di libertà. Nel 1953, infatti, il Comitato di Palermo accolse la campagna lanciata dal Comitato nazionale per chiedere l’amnistia di tutti i reati politici e di tutti i reati comuni non infamanti. Nel 1955 si attivò, inoltre, per fare riacquistare il diritto di voto a coloro che erano stati eliminati dalle liste elettorali a causa di reati politici e per condanne per reati minori. La necessità e l’urgenza delle iniziative appariva chiara se si osservano i numeri dei procedimenti penali del periodo. Infine, il Comitato si occupò della difesa di parte civile in alcuni importanti processi: la strage di Portella della Ginestra, gli omicidi di Placido Rizzotto e di Salvatore Carnevale. Il Comitato rimase attivo fino alla prima metà degli anni Sessanta.
Contenuto
La documentazione conservata nel fondo comprende: telegrammi, lettere e altre comunicazioni con il Comitato nazionale di solidarietà democratica e gli altri Comitati provinciali siciliani e con altri soggetti, come le diverse articolazioni del Partito comunista italiano. Si trova corrispondenza anche con familiari delle persone detenute e con gli stessi detenuti; documentazione prodotta dall’ufficio amministrativo del Comitato soprattutto per gestire le spese processuali e di funzionamento dell’organizzazione; Atti delle istruttorie (talvolta rilegati), sentenze, atti di citazione, motivi per l’appello, nomine di avvocati e corrispondenza sui singoli casi. In particolare, si tratta soprattutto di procedimenti per reati contestati durante scioperi, manifestazioni e l’occupazione di terre e aziende, coinvolgendo spesso dirigenti di partito, sindacalisti e attivisti. Si trova anche documentazione in cui gli stessi soggetti sono invece parte lesa, come nel caso di Salvatore Carnevale o Girolamo Li Causi dopo l’attentato di Villalba; è presente anche della documentazione per ottenere la riabilitazione al voto per persone condannate, spesso con corrispondenza dei richiedenti. Sono presenti anche delle pratiche per ottenere l’amnistia o l’indulto; Materiale a stampa prodotto dallo stesso Comitato di Palermo e dal Comitato nazionale, bollettini e pubblicazioni ricevute inerenti alla difesa legale. La documentazione conservata nel fondo comprende: telegrammi, lettere e altre comunicazioni con il Comitato nazionale di solidarietà democratica e gli altri Comitati provinciali siciliani e con altri soggetti, come le diverse articolazioni del Partito comunista italiano. Si trova corrispondenza anche con familiari delle persone detenute e con gli stessi detenuti; documentazione prodotta dall’ufficio amministrativo del Comitato soprattutto per gestire le spese processuali e di funzionamento dell’organizzazione; Atti delle istruttorie (talvolta rilegati), sentenze, atti di citazione, motivi per l’appello, nomine di avvocati e corrispondenza sui singoli casi. In particolare, si tratta soprattutto di procedimenti per reati contestati durante scioperi, manifestazioni e l’occupazione di terre e aziende, coinvolgendo spesso dirigenti di partito, sindacalisti e attivisti. Si trova anche documentazione in cui gli stessi soggetti sono invece parte lesa, come nel caso di Salvatore Carnevale o Girolamo Li Causi dopo l’attentato di Villalba; è presente anche della documentazione per ottenere la riabilitazione al voto per persone condannate, spesso con corrispondenza dei richiedenti. Sono presenti anche delle pratiche per ottenere l’amnistia o l’indulto; Materiale a stampa prodotto dallo stesso Comitato di Palermo e dal Comitato nazionale, bollettini e pubblicazioni ricevute inerenti alla difesa legale.
Consistenza
59 buste.
Storia archivistica
Il fondo archivistico è conservato presso la sede dell’Istituto Gramsci Siciliano (IGS), in via Paolo Gili 4 (Palermo) ed è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica della Sicilia con Decreto MIBACT-SAAS-SIPA n. 82, del 03/08/2017.
L’archivio è stato donato all’IGS nel 1983 dall’avvocato Clemente La Porta, ultimo segretario del Comitato di solidarietà democratica di Palermo. Con molta probabilità il fondo subì diversi spostamenti seguendo i trasferimenti della sede della Comitato di solidarietà democratica. Nel 1951 la sede del Comitato era presso via Montevergini n. 28 per spostarsi successivamente in via Mariano Stabile n. 169 fino al 1962, anno del trasferimento in via Costantino Nigra n. 3/a. Nel 1964 si registra l’ultimo trasloco in via Marchese di Villabianca n. 111 In seguito all’acquisizione della documentazione da parte dell’IGS nel corso degli anni Ottanta, il fondo ha subito un intervento di descrizione, di cui poco si conosce. In particolare, non si sa quanto questo abbia influito sull’ordinamento originario delle carte. In occasione di questo intervento è stato redatto un elenco di consistenza dattiloscritto dove erano riportati il numero di corda, i titoli e gli estremi cronologici dei 943 fascicoli contenuti nelle 60 buste di cui si componeva il fondo; tuttavia, i dati identificativi dei fascicoli presenti nell’elenco non erano riportati sulle rispettive camicie, per la maggior parte, coeve alla redazione dell’elenco stesso. In seguito al versamento del fondo venne, infatti, effettuata la rifascicolazione di tutta la documentazione, sebbene in alcuni casi si sia preservata anche la fascicolazione originale. Le carte erano conservate in fascicoli all’interno di faldoni in cartone con
sistema di chiusura a fettuccia che versavano in un pessimo stato di conservazione.
Stato di ordinamento
Ordinato e inventariato.
Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato (report stampa XDams)
1947 – 1950
Profilo storico
ll Comitato si costituì subito dopo la strage di Portella della Ginestra del 1 maggio 1947 con lo scopo di sostenere le famiglie delle vittime e raccogliere fondi per il processo contro gli esecutori e i mandanti della strage.
Contenuto
Documentazione relativa all’attività svolta dal Comitato. Comprende perlopiù: corrispondenza, note e relazioni, rendiconti, documenti contabili e libro cassa.
Consistenza
buste 1
Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato
1888 – 1895
Contenuto
Corrispondenza politica dei consoli francesi a Palermo e ad Agrigento. La raccolta si compone di 154 lettere (in fotocopia).
Consistenza
buste 1
1943-1990
Profilo storico
La FISAC organizza nella CGIL le lavoratrici e i lavoratori di ogni ordine e grado delle banche e delle assicurazioni, delle società finanziarie e del parabancario.
Contenuto
Materiali riguardanti l’attività dell’organizzazione sindacale palermitana del Banco di Sicilia. Si tratta in particolare di documenti della Commissione interna centrale e della Segreteria; di verbali di riunioni della Segreteria permanente e del Comitato esecutivo e appunti di riunioni; di verbali di riunioni intersindacali; di contratti di lavoro e regolamenti per il personale; di materiali riguardanti le elezioni delle commissioni interne; di documenti riguardanti diverse vertenze; di atti congressuali; di corrispondenza; di lettere di convocazione di riunioni. Sono presenti documenti relativi l’amministrazione e documenti contabili.
Consistenza
pezzi 300
Storia archivistica
L’archivio è stato donato all’IGS dalla FISAC – CGIL Segreteria del Coordinamento sindacale – Banco di Sicilia tra il 1994 e il 1996.
Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato
Strumenti di ricerca
Elenco del versamento effettuato nel 1996
1921 – 1944
Contenuto
Documenti in fotocopia riguardanti il Partito comunista d’Italia siciliano dal 1921 al 1944 provenienti dalla Fondazione Gramsci di Roma. Contiene materiali riguardanti la costituzione delle Federazioni comuniste siciliane nel 1921; rapporti sulla situazione del partito e sulla sua organizzazione redatti da dirigenti nazionli inviati in Sicilia e in Calabria e statistiche organizzative; dati sul tesseramento; direttive sul lavoro da svolgere e sul metodo di lavoro clandestino; comunicazioni e materiali di discussione per i congressi di partito; rapporti sullo svolgimento dei congressi in Sicilia; relazioni sulla diffusione della stampa clandestina; comunicazioni su arresti e persecuzioni poliziesche; corrispondenza tra il partito nazionale, dirigenti delle federazioni siciliane e il Comitato sindacale comunista; volantini di propaganda elettorale; materiale a stampa.
Consistenza
buste 1
Strumenti di ricerca
Elenco cartaceo
1943 – 1952
Contenuto
Documenti in fotocopia riguardanti il Partito comunista siciliano dal 1943 al 1952 provenienti dalla Fondazione Gramsci di Roma. Si tratta di materiali documentari prodotti dal Comitato regionale siciliano, dal Partito nazionale, dalle Federazioni siciliane e dalle sezioni territoriali. Contiene corrispondenza del Comitato regionale con le federazioni e con la Direzione nazionale; circolari indirizzate alle Federazioni; note e comunicazioni su trasferimenti di quadri dirigenti; elenchi degli organigrammi e elenchi degli allievi siciliani designati a frequentare le scuole di partito; dati statistici sull’organizzazione del partito e sul tesseramento delle diverse federazioni; verbali di riunioni di organismi dirigenti regionali e federali e dei deputati comunisti del Blocco del popolo; relazioni sullo svolgimento dei Congressi e atti congressuali; rapporti e relazioni sull’attività svolta; risoluzioni; piani di lavoro; dati elettorali; materiali a stampa; documenti del Comitato di liberazione nazionale (CLN).
Consistenza
buste 12
Strumenti di ricerca
Elenco cartaceo
1942 – 1987
Contenuto
Documenti di vario genere raccolti dall’Istituto Gramsci Sicilino in massima parte prodotti dal Partito comunista. Si tratta per lo più atti di convegni organizzati dal Pci riguardanti l’economia, la mafia, la produzione dell’energia; volantini e opuscoli di propaganda riguardanti diversi temi (fisco, scuola, mafia, agricoltura, energia, pace) volantini e opuscoli di propaganda elettorale; pubblicazioni del Gruppo del Pci al Parlamento europeo; documenti preparatori per congressi regionali e nazionali e testi di alcuni interventi; dati elettorali. Sono presenti dati sull’economia siciliana; dati statistici e relazioni sulla normativa antimafia dall’entrata in vigore della legge “La Torre”. Contiene anche atti giudiziari riguardanti il processo contro Michele Greco e altri, l’assassinio dei giudici Rocco Chinnici e Cesare Terranova; decreti emessi dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo nei confronti di persone pericolose; atti della Commissione antimafia e atti della Commissione d’inchiesta sulla Loggia P2.
Si segnala una raccolta di giornali clandestini diffusi in Lombardia dal 1942 al 1945.
Consistenza
buste 21
Strumenti di ricerca
Elenco cartaceo